Quello che presentiamo oggi, è il nostro libro: “PREDATORI DELLA BANCA PERDUTA”. La fotografia rappresenta la copertina che dovrete individuare se, dopo questa presentazione, desidererete leggerlo (a fine lettura alcune informazioni commerciali). Esattamente come me, anche voi avete contribuito, pur senza saperlo, alla sua realizzazione. Quando lo leggerete, molti di voi potranno ritrovare i propri pensieri, la propria rabbia, gli sfoghi, la tristezza delle delusioni e le soddisfazioni nel condividere sensazioni che ci hanno consentito di non sentirci soli e d’impegnarci con uno scopo: contrastare gli abusi, rialzare la testa per non continuare a subire.
Quando ho deciso di realizzare questo sito ero solo, avevo maturato l’idea e deciso di agire, partendo dal presupposto che volevo dire cose che altri tacevano. Il nome da dare al progetto era sorto spontaneo, volevo dare voce a chi iniettava soldi in un sistema e non poteva dare alcun contributo alla definizione delle regole, ma doveva subire passivamente ciò che altri imponevano e, a volte, lo facevano senza nemmeno preoccuparsi che certe decisioni fossero in contrasto con diritti garantiti dalla nostra carta costituzionale.
Non avrei mai pensato di scrivere un libro sull’iniziativa che avevo ritenuto di dovere realizzare, semplicemente perché mi ero convinto che nessuno volesse dare visibilità agli argomenti che per noi erano così importanti, da meritare di essere portati all’attenzione pubblica. Non sto a dirvi come e cosa abbia favorito l’incontro con Marco, perché perfettamente descritto da lui nella nota dell’editore.
Il caso ha voluto che, a dimostrazione di quanto mi sbagliassi, conoscessi una persona che, invece, mi ha proposto di trasformare in libro la storia che stavo costruendo insieme a voi, per dare evidenza a cosa stesse accadendo ai risparmiatori, in generale e agli azionisti di Banca Carige, in particolare. Ho arricchito con una traccia narrativa ed emozioni vere le idee e le denunce diffuse anche con il vostro contributo, in quasi 2 anni.
Il lavoro di gruppo che stavamo realizzando per evidenziare i clamorosi fatti che nessuno voleva vedere e per denunciare in anticipo ciò che sarebbe accaduto, si è armoniosamente fuso in qualcosa che mi ha fatto vedere i fatti da una diversa prospettiva e ha cambiato l’ordine delle nostre priorità, facendo restare nella tastiera il finale che avevo immaginato di scrivere, perché la verità che ho iniziato a percepire mentre rileggevo l’insieme di storie e pensieri, era molto più importante di uno sterile: “L’avevamo detto”.
Ho accolto la proposta di Marco con entusiasmo, come, senza esitazione, ho accettato il coinvolgimento di Enrico, che ha contribuito in modo significativo alla stesura del testo, arricchendolo con la sua esperienza e con la conoscenza del territorio e dei suoi abitanti, che intrattiene, interagendo costruttivamente con loro per molte ore alla settimana. Conduce, infatti, un programma televisivo, presidiando i problemi della regione attraverso le telecamere della rete più attenta ai problemi che creano disagi alla popolazione della Liguria: Primo Canale.
Abbiamo costituito un gruppo affiatato, collaborativo e sensibile. Abbiamo interagito con passione mettendo in comune competenze ed esperienze diverse, per favorire un risultato che, singolarmente, sarebbe stato difficile cogliere. L’idea e, quindi il merito, per la realizzazione del libro che stiamo presentando è di Marco, a cui va tutta la nostra riconoscenza per averci concesso la sua fiducia e avere realizzato un progetto che auspichiamo dia a lui e ai soci che lo hanno affiancato, le giuste soddisfazioni imprenditoriali che merita.
Il libro può essere acquistato in libreria e nei negozi online, direttamente dalla casa editrice, con lo sconto del 15% sul prezzo di copertina, collegandosi al link riportato sotto. Gli iscritti all’Associazione voce degli azionisti riceveranno un buono sconto a loro riservato, con le istruzioni per le modalità di utilizzo.
https://officinadihank.com/prodotto/predatori-della-banca-perduta/