Considerato che abbiamo preferito non impugnare la delibera assembleare, i legali con cui abbiamo approfondito il percorso più opportuno ci hanno suggerito una iniziativa precauzionale nell’ottica di una successiva azione di risarcimento danni che intendiamo organizzare, sempre a condizione che il costo possa essere contenuto ad un livello sostenibile, il che postula un numero ragionevole di adesioni.
Sotto riportiamo una lettera che, nel vostro interesse e nel più breve termine possibile (in ogni caso entro metà gennaio), dovreste inviare ai soggetti in indirizzo, dopo avere compilato la parte iniziale con nome, cognome, luogo e data di nascita, numero di azioni possedute prima al 18 settembre 2019. Possono aderire tutti coloro che non hanno espresso voto favorevole nell’assemblea del 20 settembre 2019. Coloro che avessero espresso voto favorevole, possono chiedere informazioni al sito, perché, pur non potendo rivalersi dei danni derivanti dalla delibera assembleare, conservano il diritto di rivalersi per tutti gli altri danni.
Se la si invia come PEC si potrà firmare digitando nome e cognome, gli indirizzi sono:
pec@pec.carige.it
consob@pec.consob.it
bancaditalia@pec.bancaditalia.it
info@ecb.europa.eu (Posta elettronica ordinaria)
segreteriagenerale@pec.fitd.it ;
Se la si invia come raccomandata con avviso di ricevimento, si dovrà firmare a penna e gli indirizzi sono rilevabili nella lettera.
Per garantirsi l’accesso ad un eventuale riconoscimento del danno, dovrà essere inviata prima del 15 gennaio e la documentazione attestante l’invio dovrà essere conservata in modo da poterla produrre nel successivo giudizio.
Vi saremo grati se voleste confermare l’avvenuto invio della lettera al sito.
TESTO E SOGGETTI A CUI INVIARE RICHIESTA RISARCIMENTO
Spett.le
Banca CARIGE s.p.a
in persona dei Commissari
Via alla Cassa di Risparmio, 15
16123 Genova
Via PEC e/o racc. a/r
Spett.le
CONSOB
Via Giovanni Battista Martini, 3
00198 Roma
Via PEC e/o racc. a/r
Spett.le
Banca d’Italia
Via XX settembre, 97/E
00187 Roma
Via PEC e/o racc. a/r
Spett.le
European Central Bank
Sonnemannstrasse 20
60314 Frankfurt am Main
Germany
Via PEC e/o racc. a/r
Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Via del Plebiscito n. 102
00186 Roma
Via PEC e/o racc. a/r
Oggetto: delibera di aumento di capitale del 20 settembre 2019 – richiesta risarcimento dei danni
Il sottoscritto _____________________________________ nato a _________ il ___________, quale piccolo azionista di Banca CARIGE, detentore di n. _____ azioni alla data di cui alla delibera in oggetto, premesso che:
- in data 16 giugno 2019 CARIGE ha dichiarato l’intenzione di voler realizzare <in linea con le indicazioni di BCE, una business combination in grado di garantire la continuità e lo sviluppo dell’Istituto superando i problemi economici e finanziari ereditati dagli ultimi esercizi e i problemi di governance resi evidenti dall’esito dell’Assemblea del 22 dicembre ultimo scorso>;
- in data 19 agosto 2019 è stata convocata un’assemblea straordinaria per il 20 settembre 2019 con all’ordine del giorno l’aumento di capitale di 700 milioni di euro
- in data 30 agosto 2019 è stata pubblicata sul sito di CARIGE la Relazione Illustrativa dei Commissari riguardo i punti all’ordine dell’assemblea del 20 settembre 2019;
- in estrema sintesi, da tale informativa emerge che: b) si ritiene che l’accordo stipulato con SVI, FITD e CCB il 9 agosto 2019 abbia una <forte connotazione industriale e il coinvolgimento di un operatore industriale (CCB) una volta terminate le attività istruttorie con la BCE, potrebbe avere le caratteristiche per la realizzazione di sinergie industriali con Carige>; d) viene evidenziato che nel primo semestre 2019 il risultato netto negativo è influenzato dalle <rettifiche di valore nette per rischio di credito, pari ad Euro 317,3 milioni, in seguito all’incremento della probabilità associata alla svalutazione derivante dallo scenario di cessione sull’intero portafoglio deteriorato, nell’ambito della prevista operazione di derisking>, vale a dire la prevista cessione a SGA dei crediti deteriorati;
- c) il prezzo di emissione delle nuove azioni è stato determinato con l’ausilio di un esperto finanziario (Vitale & Co.) -la cui relazione non è stata resa pubblica- in base al (preteso valore) della società di € 55.265.881;
- a) è reputato essere <necessario sottoporre all’Assemblea la proposta di procedere ad un aumento di capitale riservato con conseguente esclusione del diritto di opzione, ai sensi dell’art. 2441, comma, del Codice Civile>;
- l’opzione concessa da SVI e FITD a CCB è dichiaratamente finalizzata alla possibilità di CCB di assumere il controllo, direzione e coordinamento di CARIGE al fine di una aggregazione tra due primari istituti, senza precisare chi essi siano (o saranno);
- l’aumento di capitale è stato deliberato con il voto favorevole del 91% circa dei votanti ma il sottoscritto non ha espresso voto favorevole all’approvazione di detta delibera;
- il detto aumento di capitale è stato già eseguito;
- le deliberazioni non prese in conformità alla legge sono annullabili dai soci che posseggano almeno l’uno per mille del capitale, mentre quelli sotto tale soglia hanno diritto al risarcimento del danno loro cagionato dalla non conformità alla legge della delibera;
- per le società che fa ricorso al mercato del capitale di rischio, l’invalidità delle deliberazioni di aumento di capitale non può più essere pronunciata la volta in cui l’aumento sia stato, anche parzialmente, eseguito, ma resta salvo il diritto al risarcimento del danno;
- il danno non si è ancora interamente concretato non essendo stato ad oggi riammesso il titolo alla negoziazione in borsa e non essendo ancora definiti gli effetti della detta delibera di aumento di capitale e del piano a supporto di quest’ultimo.
Tanto premesso, considerato che:
- si sono verificate irregolarità nella raccolta di deleghe per la partecipazione all’assemblea in oggetto;
- per legge agli azionisti spetta il diritto di opzione che può essere escluso o limitato solo <quando l’interesse della società lo esige> e nessun concreto interesse viene evidenziato dalla Relazione;
- sempre ai sensi di legge la Relazione deve contenere i criteri adottati per la determinazione del prezzo di emissione il cui riferimento è dato dal patrimonio netto <tenendo conto> dell’andamento del titolo dell’ultimo semestre per le società quotate;
- i Commissari hanno determinato tale prezzo esclusivamente in base ad un ipotetico valore di mercato pari a 55 milioni di euro determinato sulla scorta di un parere esterno non reso pubblico, mentre il patrimonio netto al 30 giugno 2019 era di oltre un miliardo e ottocento milioni di euro;
- pare evidente la illegittimità della delibera, vuoi sotto il profilo della trasparenza vuoi sotto il profilo dell’adeguatezza dei criteri adottati;
Tanto premesso, considerato e ritenuto,
si richiede ad ogni effetto di legge il risarcimento del danno subito da commisurare alla differenza tra il valore delle azioni possedute calcolato sul patrimonio netto e il valore che le azioni avranno quando il titolo CARIGE verrà riammesso alle negoziazioni in Borsa ovvero nella diversa, maggiore o minore, misura che venisse accertata o giudizialmente ritenuta, il tutto oltre al maggior danno dal ricevimento della presente al pagamento.
Distinti saluti
___________________________________
firma