Abbiamo pubblicato quanto ricevuto dal Dott. Giuseppe Damasio, perché riteniamo che il suo vissuto possa essere d’aiuto a chi ci legge. La conoscenza dei fatti potrebbe permettere ad altri di dire che anche a loro è successa la stessa cosa, e, in questo caso, il significato di quanto pubblicato dal Dottor Damasio assumerebbe un gravità ben maggiore .Se anche fosse accaduto solo a lui, la sofferenza gratuita che è stata accentuata dalla pubblicazione di pareri costruiti con frasi fatte, è la dimostrazione di come sono trattati tutti gli azionist che osano difendersii.
Scritto da Giuseppe Damasio
Egregio DR. Fabio Cortese Cicogna
CFO Banca Carige
Egregio Dottore,
La Sua verifica ha il solo pregio di essere avvenuta in tempi brevi e ricalca come “un copia incolla” la lettera del Dr. Innocenz,i 5 Aprile 2019
In altre parole un rifiuto a valutare correttamente il passato è un rinvio a “novità ” dopo 4 anni.
Impostazione non condivisa e non condivisibile.
Sottolineo comunque che la risposta del Dr. Innocenzi non teneva conto delle verifiche testimoniali da me richieste e del conflitto di interessi emerso in sede Consob.
Per Sua informazione le sintetizzo i fatti più importanti che mi riguardano:
Nel 2015 la Banca Carige , ovviamente secondo la mia interpretazione , mi ha finanziato con un prestito importante ,a costo zero , per indurmi a partecipare all’aumento di capitale di quel momento.
Questo operazione già di per se stessa presenta anomalie non rilevate da organi di controllo interni od esterni.
Tenuto conto della disinformazione e altre problematiche su quell’aumento di capitale , ancora oggi al vaglio della Magistratura, avevo presentato un ricorso alla Banca e non avendo avuto risposta all’Acf.
Con due decisioni ( la seconda per errori rilevati nella prima) ACF ha respinto il ricorso.
Successivamente è emerso che un Arbitro di quel collegio arbitrale e Relatore del mio ricorso era consulente Carige.
Se Lei ritiene che non ci siano elementi importanti per rivedere una posizione difensiva della Banca contro un cliente che da più di 50 anni collabora con Voi sia sul piano personale che per quello della Società di cui è titolare, sinceramente non capisco cosa possano essere le novità che il Commissario Innocenzi e Lei aspettate.
Allego per Lei e per tutti Enti o persone in indirizzo:
Lettera del Dr.Innocenzi
La Sua lettera di ieri
La prima pagina della decisione Acf con i l nome del Relatore
L’articolo del giornale genovese in merito alla “consulenza”
Tralascio tutta la documentazione sul prestito e sulla partecipazione all’aumento di capitale a Voi nota
Spero che qualche persona che ha a cuore le sorti di Banca Carige come me capisca che la mia insistente azione tende più a porre in risalto come si siano degenerati i rapporti tra Banca e clienti, tra Banca e piccoli azionisti più che ad una rivendicazione economica che tanto sta a cuore a Voi e forse meno a me.
Un rilancio della Carige passa attraverso una radicale ricucitura di quello che è stato distrutto purtroppo passa anche su fatti “personali” unici a dare il senso reale del malessere diffuso.
Il riferire su fatti personali diventa un percorso obbligato e mi dispiace.
Invio questa breve nota al sito vocedegliazionisti.it che sta lavorando per dare voce a chi non ce l’ha.
Distinti saluti Dr. Beppe Damasio
Spettabile Direzione Generale Segretariato del Consiglio di Vigilanza.
Divisione Analisi delle irregolarità e sanzioni
Sezione analisi delle irregolarità
Egregi Signori,
Voi non potete non rispondere a un cittadino che si rivolge a Voi per denunciare un grave fatto di Conflitto di interessi avvenuto in Banca Carige sottoposta alla Vostra sorveglianza e al momento in stato di Commissariamento che prevede la presenza di tre Commissari e altri organi di vigilanza operativa che rispondono sempre a Voi.
Attendo pertanto un rapido riscontro e per l’ennesima volta vi trasmetto i documenti di un organo di arbitraggio della Consob al quale Voi dovreste a nome di Banca Carige segnalare l’assurdità che un arbitro per giunta” relatore” sia consulente” non smentito” della Banca stessa sulla quale si chiede un giudizio
Dr.Beppe Damasio
Scritto da Giuseppe Damasio
Avevo scritto al Prof. Coletti una lettera in risposta al Suo articolo apparso su Repubblica
Non mi ha mai risposto tramite il giornale …….
Oggi ho letto un intravisto un articolo che allego e ho avuto paura che si riferisse a me
L’é mêgio un dô de stacca che un dô de cheu
(è meglio ul dolore di tasca che un dolore di cuore)
Egregio Prof.Coletti,
Ho letto questa mattina il suo trafiletto sullo speculatore Carige “di ieri”
Le assicuro che ho avuto due stimoli diversi.
Il primo decisamente più cattivo del secondo riguarda il “cuore”
Come fa una persona di cultura ,preparata come Lei che vive e conosce Genova da tanto tempo a sostenere la tesi che l’acquisto di azioni Carige nascesse da una volontà speculativa a rischio assimilandolo a qualsiasi tra operazione di borsa.
Ma Lei dove ha vissuto?
Quale conoscenza ha delle tradizioni di Genova?
Ho assimilato Lei a un personaggio importante di Carige ( mi permetta di non dire di più) che mi ha paragonato l’investimento in azioni Carige con l’acquisto di titoli Argentini ….ma questa persona era in posizione difensiva pagata o forse strapagata per difendere interessi di parte.
Ma Lei no,a Lei non è consentito.
Si ricorda quel era il simbolo di Carige?
Una “bitta” del porto simbolo di sicurezza,di solidità.
Si ricorda la pinacoteca o gli argenti Carige simbolo i ricchezza perfino nel superfluo.
Si ricorda quello che elargiva la Fondazione con gli utili di Carige a tante Istituzioni con soldi dei risparmiatori.
Si ricorda che fino a pochi anni fa Carige remunerava ufficialmente il capitale con dividendi importanti , ma purtroppo non veri.
Tutto questo faceva pensare che investire in azioni Carge fosse più sicuro dei titoli di stato.
E Lei tutto questo Lei la definisce speculazione.
Come vede sulla seconda parte del proverbio cioè quella del “ dolore di cuore”Lei ha offeso me e con me migliaia di altre persone alle quali dovrebbe chiedere scusa.
Non voglio citarne tante…..una V. che voleva comperare la casa alla figlia e ha comperato un comodino.
Purtroppo ne conosco tante altre anche molto tristi……. e forse Lei molto più razionale non le appezzerebbe.
Ma non lo posso pretendere .
Sul “ dolore di tasca”cioè soldi e risparmi persi mi permetta di fare alcune considerazioni su alcuni fatti che meglio di ogni altro denunciano e chiariscono il concetto di truffa.
Lei deve ricordare che il Presidente Berneschi e altri sono stati condannati per gravi reati” a ciel sereno” …..molto datati.
Lei deve ricordare che i danni maggiori ai risparmiatori sono stati provocati dagli aumenti di capitale sempre annunciati come i “primi e gli ultimi “e sostenuti da dichiarazioni non veritiere (anche per questo esiste un processo in corso)
Le deve ricordare che miliardi di euro sono entrati nel circuito della Carige senza poter sapere con trasparenza dove sono finiti e li hanno versati quegli speculatori a cui Lei fa riferimento.
Lei deve ricordare gran parte dei crediti di Carige sono finiti nelle tasche di qualcuno che li ha comprati per poco o nulla
Lei deve ricordare i compensi elargiti alle varie “Governance “ che si sono susseguite.
Lei deve ricordare che la “ ciliegina sulla torta” è quella di fare in modo che qualcuno si “prenda il piatto” senza sapere cosa ha in mano.
Tutte queste sono solo un esempio delle cose buone mentre la speculazione l’hanno fatta i risparmiatori coscienti del rischi che Lei condanna.
Mi perdoni la Sua tesi sui risparmiatori speculatori non sta in piedi e Lei lo sa bene.
La rimando per questo ad una mia proposta forse un po’ velleitaria che avrei sperato di veder pubblicata insieme alle Sue considerazioni
Spero che Repubblica lo voglia fare adesso ma chiedo che sia considerata un intervento e non quello di una lettera al giornale. Par condicio altrimenti non ci sto.
Egregio Professore io dovrei pensare ai danni personali che ho subito in Carige e non a quelli degli altri,dovrei cercare di avere risposte alle mie denunce che invece non arrivano mai,dovrei valutare quale “bamboccione “ di ottanta anni quello che avviene in difesa dei più deboli..e invece sono ancor in trincea…perché persone come Lei credono che
aiutare i più deboli non sia un dovere e lasciano spazio a 5 Stelle e similari.
Nostro commento
Gentilissimo Giuseppe, noi le possiamo solo consigliare di non cadere nella trappola di chi dice: “Meglio un male di portafoglio che un male di cuore”. Non siamo genovesi e abbiamo utilizzato la sua traduzione. Chi dice quella frase, vuole provocarla e farle venire veramente il male di cuore.
La ragione di quel comportamento, è molto semplice, non è in grado di argomentare le tesi che vuole sostenere. Si rifugia nelle frasi fatte, perché non è in grado di alimentare un dibattito con argomentazioni che possano dimostrare le ragioni che intende sostenere. Per lui non è importante affrontare in modo costruttivo la ricerca della verità confrontando la propria opinione con quella degli altri, pronto ad accettare una verità diversa da quella che vorrebbe imporre.
La risposta giusta da dare a certi personaggi, è dire con chiarezza che cercano di ottenere visibilità, schierandosi con i poteri forti, mettendosi contro una categoria di persone che non hanno la forza di fare valere le proprie ragioni.
Se quei personaggi volessero cercare la verità, non sarebbe difficile fare capire loro che si sono chiesti 2,2 miliardi di ricapitalizzazione in tre volte e si sono resi intangibili 1,5 miliardi per chiedere un nuovo aumento di capitale per aumentare la dote a disposizione di fondi stranieri. Se si fosse approvato il quarto aumento di capitale, dopo il nuovo versamento di danaro, si sarebbero cambiate nuovamente le regole del gioco e si sarebbe richiesto il quinto e il regalo a disposizione del fondo che avrebbe acquisito il controllo della banca, sarebbe stato maggiore.
Se ritorniamo alle metafore dello scritto pubblicato in precedenza dal professore, la domanda che potremmo porre è: “Sono giocatori d’azzardo gli azionisti di Banca CARIGE o sono bari i responsabili che decidono di cambiare le regole del gioco dopo che i soldi sono stati messi sul tavolo?”. Perché certi personaggi non esprimono un’opinione sul fatto che, solo perché gli azionisti hanno chiesto di conoscere le regole del gioco prima di autorizzare nuovi versamenti di denaro, sono stati estromessi dal ogni decisione su una loro proprietà ed esistono reali possibilità che tutti i soldi versati siano definitivamente persi.
La lettera del Dott. Giuseppe Damasio in cui si fa riferimento a chi paragona gli azionisti di Banca Carige a giocatori d’azzardo è stata pubblicata il 9 maggio in “Dialogo con chi scrive”