Nuova segnalazione alla politica.
Nella speranza voglia intervenire a tutela diritti garantiti dalla Costituzione.
Pubblichiamo una mail che il consiglio direttivo dell’Associazione Voce degli Azionisti ha ritenuto di inviare a tutti gli associati. Scopo dell’iniziativa e fonti sono chiaramente citate e reperibili senza difficoltà con i riferimenti riportati. Esprimiamo tutto il nostro apprezzamento per un direttivo che non demorde, che insiste nella denuncia delle contraddizioni che s’insinuano nel sistema finanziario nazionale. Soprattutto che contribuisce alla diffusione di cultura finanziaria, perché consapevole che i tribunali possano risanare un torto, ma non generare un cambiamento, che potrà concretizzarsi solo con l’introduzione di norme che favoriscano il recupero di valori che riportino i diritti al centro dell’attenzione di tutti gli intermediari finanziari, di chi li deve controllare e di chi deve imporre il loro rispetto.
Oggetto: mail ai parlamentari della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
Gentili Associati buon giorno.
Portiamo a vostra conoscenza che il direttivo ha ritenuto fosse il caso di segnalare alla Commissione in oggetto e ai parlamentari che la compongono, le incoerenze tra ciò che ha dichiarato il presidente dell’ABI e i comportamenti tenuti dal sistema bancario. Come ben noto a quella parte di risparmiator che lo hanno sperimentato in numerose occasioni d’investimento, spesso, a dichiarazioni formali ineccepibili e condivisibilissime, corrispondono fatti che le smentiscono.
Nell’articolo allegato, che è pubblicato sul sito, troverete molti dettagli sulla relazione di Antonio Patuelli, che sono messi a confronto con le esperienze vissute dai risparmiatori. Sotto incolliamo la mail inviata alla segreteria e a tutti i parlamentari che compongono la commissione parlamentare banche. Lo scopo per cui abbiamo assunto questa iniziativa è quello di attirare l’attenzione della politica sui problemi della finanza, per dare evidenza alla necessità d’introdurre norme che tutelino il risparmio. Per rispondere ai contatti che ci scrivono segnalandoci l’inutilità di queste iniziative, perché la politica non farà mai nulla per contrastare il sistema finanziario, ci sentiamo in dovere di precisare che siamo noi che dovremmo fare valutazioni sui comportamenti dei politici e votare quelli che hanno dimostrato di essersi meritati il nostro voto. Il cambiamento può iniziare anche con una serena e obbiettiva autocritica che ci faccia assumere comportamenti virtuosi in grado di generarlo.
Ancora Mariano, uno dei primi a contattarci quando abbiamo aperto il sito, e con cui si è sviluppato un rapporto di amicizia, collaborazione e stima reciproca, dopo un contatto telefonico in cui esprimevo il pensiero esposto sopra, ha saputo scovare una notizia che riportiamo perché conferisce un senso compiuto a quanto scritto.
Il 4 novembre, Andrea Pira su Milano Finanza online, ha pubblicato l’articolo – Ruocco (Commissione banche): ritardi con il Fondo indennizzo risparmiatori-. Riportando una dichiarazione rilasciata dalla Presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario: – Il tema del rimborso è fondamentale per la commissione, perché riguarda persone che sono state truffate”, poi prosegue
“altro tema importante è quello di non indennizzare soltanto i risparmiatori delle banche venete, ma occorre trovare soluzioni anche per la vicenda Deiulemar, dove altrettanti risparmiatori sono stati ingannati. Non faremo un passo indietro su questo, dare risposte ai cittadini non è un’opzione, ma una necessità -.
Questo è un chiaro esempio dei politici che dovremmo mandare in parlamento se vogliamo che la finanza torni ad essere uno strumento di sostegno allo sviluppo economico, non di trasferimento della ricchezza dalle tasche di chi l’ha genera, a quelle dei furbi. Non importa il partito cui appartengono, in una finanza globalizzata, le ideologie politiche non possono più avere l’incisività di un tempo, ora è predominante l’orientamento a combattere gli abusi e a tutelare i diritti.
Associazione Voce degli azionisti.
Il Consiglio direttivo
Mail ai 40 parlamentari della Commissione
Alla cortese attenzione della Spett.le Segreteria della Commissione Parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario, Dott. P. T. e, per conoscenza, ai componenti della Commissione.
Onorevoli Senatori e Deputati investiti della responsabilità di comporre la Commissione Parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario e finanziario della XVIII legislatura, facciamo seguito alle numerose segnalazioni inviate in precedenza alla segreteria, per dare evidenza a fatti che penalizzano, deludono e umiliano i risparmiatori, inducendoli a prendere le distanze dagli investimenti finanziari. In questo caso mettiamo in copia per conoscenza anche tutti voi, affinché possiate valutare la possibilità di evidenziare ai vertici del partito o del movimento di appartenenza, l’enorme differenza tra dichiarazioni ufficiali del sistema bancario e comportamenti subiti dai risparmiatori.
Se, con la sensibilità politica propria di chi rappresenta i cittadini, avrete l’accortezza di associare l’aumento dei risparmi fermi nei conti correnti bancari, all’incremento dell’assenteismo elettorale, non potrà certo sfuggirvi che il profondo senso di sfiducia nei confronti della politica e del sistema finanziario, possano avere radici e soluzioni in comune; perché la deriva cui stiamo assistendo, è la conseguenza di una crescente sfiducia nel sistema paese, che sta portando al degrado e al declino del nostro contesto sociale ed economico.
In allegato vi trasmettiamo l’ultimo degli oltre 140 articoli pubblicati sul sito www.vocedegliazionisti.it, con cui si è cercato di mettere in luce la lunga sequenza di abusi che hanno dovuto subire i risparmiatori. Come potrete constatare dalla lettura dell’articolo, ad ogni punto estratto dalla relazione del Presidente ABI Antonio Patuelli, vengono contrapposte esperienze sperimentate dagli azionisti, che dimostrano come a quelle dichiarazioni di circostanza, corrispondano comportamenti che le smentiscono.
Gli azionisti sono risparmiatori che non hanno ancora accantonato i risparmi nei conti correnti e, con un coraggio ai limiti della spericolatezza, hanno sostenuto il nostro sistema economico. Se, ascoltando la loro voce, emergono fatti come quelli descritti nell’articolo allegato, riteniamo che, se si vuole costruire un sistema finanziario che garantisca la crescita economica nel nostro paese, non si possa fare finta che esistano solo come persone da convincere con un suadente invito a seminare i risparmi in un moderno campo dei miracoli.
Noi riteniamo vadano ascoltati sempre, perché un’interazione esclusiva tra sistema finanziario e sistema politico, non permette di prevenire gli abusi e genera un intasamento dei tribunali, cui ha il coraggio di rivolgersi solo una piccolissima parte dei risparmiatori che hanno subito abusi; mentre gli altri, delusi, tengono i risparmi in conto corrente, con evidente penalizzazione dell’economia del nostro paese, che per decenni ha avuto una crescita economica inferiore a quella degli altri paesi occidentali. Una sana e costante crescita economica, non può prescindere da un diffuso clima di fiducia tra i cittadini, con conseguente ottimistica propensione al consumo.
Il segnale del cambiamento può partire solo da polirtici che decidano d’introdurre nuove regole che puniscano i predatori e tutelino maggiormente i diritti dei risparmiatori.
Grati per l’attenzione e per eventuali iniziative per la tutela dei nostri diritti. Distinti saluti.
Associazione Voce degli Azionisti
Il Presidente Franco Corti