Scritto da un gruppo di piccoli azionisti.
C’eravamo lasciati la settimana scorsa quando abbiamo fatto luce sul “falso regalo” e ci siamo congedati con un detto genovese: non ci stiamo a “piggia e bacche e baxia u baccu” – prendere le bastonate e baciare il bastone.
Nel ringraziare l’ideatore del sito vocedegliazionisti.it che ci ospita nel suo spazio e ci permette di raccogliere consensi, vogliamo ripercorrere quanto riportato dalla stampa negli ultimissimi giorni.
7 settembre – Repubblica – “Carige arrivano i cacciatori di deleghe – Banca Carige per l’assemblea va a caccia di deleghe”.
Secolo XIX – “Carige, la carica dei piccoli soci. La Banca sollecita: votate si”
Ora cosa sta succedendo? Che dopo essere stati contattati dalle nostre agenzie, stiamo per essere contattati dagli incaricati di questa Proxitalia che saranno bravissimi a trasmettere il giusto messaggio per massimizzare il consenso assembleare e la reattività dei detentori dei titoli (così è riportato nel sito di Proxitalia).
Quindi ci “inviteranno” a sostenere l’ennesimo aumento di capitale, non sapendo che noi vecchi azionisti non abbiamo bisogno di qualcuno (ben pagato) che solleciti la nostra reattività: dopo ben tre aumenti di capitale bruciati, siamo molto reattivi! Le idee le abbiamo ben chiare e i conti li sappiamo fare bene per capire che è una presa in giro. Non abbiamo bisogno dei “lavaggi di cervello” da parte di chi ci spinge ad appoggiare una proposta INVOTABILE. Proposta che “sembra” studiata con la finalità di spazzare via tutti i nostri sacrifici.
A proposito di cacciatori di deleghe… invece cosa succede a chi ha già rilasciato delega a Computershare (magari con voto contrario)? Sono espressioni valide oppure no? Quanta confusione… e quanti dubbi…
8 settembre – Repubblica- “i travagli di Carige”.
Un articolo che ci ha lasciato tanta amarezza, non tanto per la narrazione un po’ fantasiosa delle vicende che hanno interessato la nostra Banca, ma per quanto affermato nella parte finale del “racconto”.
Non ci stiamo a essere dipinti come quelli che sono disposti a perdere tutto pur di avere la soddisfazione di non appoggiare la proposta avanzata dai commissari: non è così. Noi avremmo voluto ricevere e appoggiare una proposta seria, equa, rispettosa di tutti i diritti dei vecchi e dei nuovi soci e non un palese esproprio a danno di chi ha sempre sostenuto la Banca a beneficio esclusivo dei nuovi.
E l’alternativa c’è. È sufficiente ad esempio analizzare la proposta avanzata da una piccola azionista Francesca Corneli – sollecitatrice di deleghe per il no – per rendersi conto che le alternative ci sono.
E poi vogliamo nuovamente sottolineare che non ci lasciamo più incantare dalle sirene…..lo abbiamo fatto per troppe volte.
Nostra risposta
Stavo per addormentarmi e dall’inconscio è emerso un pensiero che mi ha riportato allo stato di veglia, un’immagine fugace emersa dalla mia infanzia, ricordate la leggenda del pifferaio magico? Io inizio a pensare che quanto si sta facendo in Banca Carige, sia assimilabile al suono del leggendario piffero. Attenti però a fidarvi di chi per ben tre volte ha suonato quel l’ingannevole melodia e convinto le persone ad ascoltare le promesse che si facevano. Perché alla fine si stanno portando via i soldi versati da chi aveva avuto fiducia in loro. Il piffero lo stanno usando per liberarvi dai vostri risparmi. Vi resta una consolazione: “Meglio i risparmi che i figli!”. Allora siamo fortunati, agli abitanti di Hamelin era andata peggio che a noi.
Scritto da Danilo
Ho ricevuto dalla Dottoressa Corneli la sua proposta per l’assemblea. Mi sembra condivisibile in toto e le ho affidato la mia delega.
La vicenda Carige mi sembra un rospo” che non può essere baciato dai piccoli azionisti per trasformarlo in principe azzurro da consegnare a terzi.
Il retail ha già’ perso tutto, almeno non lo si faccia passare per stupido.
Nostra risposta.
Se gli azionisti imparassero ad aggregarsi e a condividere le opinioni, magari utilizzando mezzi d’informazione propri, un piano come questo non sarebbe mai stato presentato.
Scritto da Mariano
Salvaguardando l’interesse del sistema bancario, l’integrità del piano presentato ed i diritti degli azionisti.
CCB, autorizzata dal FITD nel rispetto dell’accordo siglato, potrebbe, mostrando alto senso civico e rispetto dei tanti sacrifici passati, siglare, prima di assemblea, un accordo, vincolato ad approvazione piano e garantito per le parti, con vecchi azionisti.
Cederebbe, alle stesse condizioni di sottoscrizione con SVI e FITD, quote eccedenti la sua partecipazione oltre maggioranza assoluta.
Sarebbe un ottimo e distensivo segnale per tutti.
Nostra risposta
Lei ha ragione nel volere cercare saggi segnali di distensione, ma crede veramente che chi abbia avuto l’ardire di diffondere quel piano la notte di venerdì 6 agosto, abbia qualche propensione alla saggezza e alla distensione? Noi crediamo che sia un provocatore di professione. Ci scusi l’eccesso, ma non volevamo perdere l’occasione di chiudere con una rima fin troppo infantile.
Scritto da Paolo
Molti prima di me hanno posto domande tecniche. Vincendo l’imbarazzo, nella mia semplicità, domando.
Leggiamo, ed è ritenuta da tutti attendibile, la relazione dei tecnici, che, per la QUARTA volta, Carige ha bisogno di soldi. Era lecito aspettarsi che i commissari facessero, per dialogare e spiegare, una conferenza aperta agli azionisti. Perché fino al 20 settembre resta tutto avvolto nel mistero ?
Nostra risposta
Semplicemente perché facendo una conferenza, si deve rispondere a domande, facendo comunicati si dice quello che si vuole e facendo parlare gli impiegati con gli azionisti, si ottengono risultati più in sintonia con lo scopo che si vuole realizzare.
Scritto da Maria
Hanno scritto, facendomi sperare, che crediti di Messina e Finbeta fossero rientrati in Carige… e poi… altro buco di bilancio. Sono preoccupata… sembra di mettere i soldi nelle slot machine.
Nostra risposta
Nessun investitore dovrebbe avere mai questa impressione. Tutti dovrebbero essere tutelati da norme certe, avere fiducia in persone integerrime, ma quello che sta accadendo in Banca CARIGE è veramente inqualificabile. Speriamo di riuscire a far comprendere alla rete di competenze della nostra nazione la gravità di quanto si sta cercando di fare passare come unica possibilità di salvataggio per una banca..