Dialogo con chi ci scrive
Ascolto , proposte e condivisione
Scritto da un gruppo di azionisti
Leggiamo con attenzione quanto riportato nell’articolo “Carige 5” e, nell’apprezzare e condividere il contenuto, ringraziamo per l’idea del sito che sta diventando un punto di riferimento per noi azionisti. Il servizio preciso e puntuale sta risvegliando anche quegli azionisti che esausti da anni di tribolazioni, avevano deciso di “gettare la spugna”.
Scorrendo anche la stampa che quasi quotidianamente parla di Carige, notiamo che viene spessissimo riportata la responsabilità della governance. Ma quando si inizierà a parlare di inadeguatezza o meglio di responsabilità del management? Nella gara di discesa libera il podio era ben presidiato!
Un gruppo di piccoli azionisti
Risposta a un gruppo di azionisti.
Vi ringraziamo per il sostegno che ci date, vi stimoliamo a fare il passaparola perché dobbiamo diventare numerosi. Noi stiamo cercando di avviare un’azione di rivalsa collettiva, ma non porteremmo mai allo sbaraglio un piccolo gruppo di azionisti che non potrebbe gestire con efficacia un’azione legale che non si concluder quasi mai al primo grado di giudizio. Se siamo tanti, il costo a carico di ogni singolo azionista si riduce e tutti possono arrivare alla fine e sperare di recuperare il danno e le spese legali sostenute. Nel prossimo articolo parleremo della sentenza Tercas, seguiteci e, così come nel caso SCI, vi accorgerete che, quando i diritti sono prevaricati, quasi sempre si riesce a vedere riconosciute le proprie ragioni.
Grazie. Buona Pasqua. Voce degli azionisti
Scritto da Corrado
Buongiorno,
Sono un azionista Carige e mi farebbe piacere ricevere maggiori informazioni circa la vostra attività.
Grazie per l’attenzione
Risposta a Corrado.
Gentilissimo Corrado Buon giorno.
La ringraziamo per avere preso contatto con noi. Quello che ci proponiamo di fare è ampiamente descritto nel sito. In estrema sintesi possiamo dire che vogliamo diffondere il concetto che azionisti, investitori e risparmiatori, sono la categoria più numerosa e meno rappresentata in Italia. Tutti gli abusi e i problemi nascono dal fatto che nessuno ha interesse a fare qualcosa per noi e molti traggono profitto dalla nostra incapacità di darci rappresentanza.
La nostra è un’idea e il suo successo dipende dalla forza che ci daranno le adesioni alle nostre iniziative. In questo momento stiamo concentrando la nostra attenzione su quanto sta accadendo in Banca Carige, perché è un caso su cui si può intervenire, cercare di evitare il peggio e individuare responsabili. Se ha letto Carige 4, avrà capito che stiamo spiegando che ci sono state decisioni e conflitti d’interesse che hanno penalizzato gli azionisti di Banca CARIGE. Prossimamente daremo evidenza che sono state prese decisioni che hanno prevaricato i diritti tutelati dall’articolo 47 della costituzione e, se ci darete la forza per farci ascoltare, cercheremo di indurre lo Stato ad avviare un’azione legale sulla falsariga della sentenza TERCAS o, in alternativa, di promuovere un’azione di rivalsa collettiva il cui costo individuale sarebbe tanto più basso quanto maggiori saranno le adesioni degli azionisti CARIGE.
L’unico aiuto che vi chiediamo è di diffondere la conoscenza del sito con il passaparola, aumenterà la nostra forza e la tutela dei nostri diritti. Grazie per avere aumentato il numero delle persone a cui comunicare le nostre iniziative. Voce degli azionisti.
Scritto da Adriana
Buon giorno,
Ho visitato il vostro sito ed apprezzo molto il lavoro che state svolgendo.
Ho trovato gli articoli chiari , con ottima sequenzialità , ed importanti per mettere
a conoscenza il piccolo azionista che in questa giungla di informazioni e “non detti”
non riesce a farsi un’idea di quanto è successo ( l’unico dato certo è la perdita massiccia
del valore delle sue azioni ) e soprattutto di cosa accadrà.
A tal proposito mi farebbe piacere essere messa a conoscenza delle vostre iniziative , per
supportarvi e nel mio piccolo magari contribuire con qualche suggerimento.
Buon lavoro !!!! Bravi e GRAZIE
Adriana Corallo.
Risposta.
Gentilissima Adriana Buon giorno.
La ringraziamo per averci segnalato la sua adesione alla nostra iniziativa e per l’apprezzamento espresso sul nostro lavoro. Abbiamo preso notadeil suo indirizzo di posta elettronica e le segnaleremo tutte le iniziative che possano essere utili agli azionisti e investitori a livello nazionale e, in questo momento, di Banca Carige in particolare.
Al momento il miglior contributo che può dare chi si è messo in contatto con noi, è quello di fare conoscere il sito, continuare a visitarlo e contribuire al suo sviluppo. Auspichiamo che i consensi sulla nostra iniziativa aumentino rapidamente, per darci la forza necessaria per assumere le prime iniziative.
Ancora grazie. Voce degli azionisti.
Scritto da un gruppo di azionisti
Seguiamo con attenzione e in modo vigile le vicende su Carige che si susseguono con estrema velocità e con sempre maggiore nebulosità. Proviamo a ripercorrere tutto quanto ci ha condotto all’attuale situazione anche alla luce di quanto emerso negli ultimi giorni:
** assemblea del 22/12 – salta l’aumento di capitale per il voto di astensione di Malacalza Investimenti (unitamente al voto di astensione di tanti piccoli azionisti anche intervenuti attivamente all’assemblea). Astensione motivata dall’assenza di documentazione necessaria a valutare quanto proposto e poter avere la ragionevole certezza che non si tratti dell’ennesimo aumento di capitale buttato al vento…….ai danni di chi ha sempre messo mani al portafoglio. Nel corso dell’assemblea è stata sottolineata la fiducia al management e la disponibilità a fissare in tempi brevissimi una nuova assemblea, non appena sarebbero stati disponibili i documenti richiesti. Qui ci fermiamo a riflettere su un pensiero molto semplice: a prescindere dal contesto, ognuno prima di prendere qualsiasi decisione ha necessità di acquisire documentazione per avere elementi necessari a scegliere il percorso che ritiene migliore.
** Si prosegue con le dimissioni in c.d.a. ed il commissariamento con nomina di commissari a presidente e amm.re delegato neo dimissionari: durata 3 mesi rinnovabile di ulteriori 3 mesi. Le molteplici dichiarazioni dei tre commissari sottolineavano quanto il commissariamento avrebbe reso snelle e veloci tutte le decisioni del board nella guida della banca. Quindi ritenevano che il termine dei 3 mesi fosse ampiamente sufficiente: non è andata proprio cosi perchè l’incarico è stato prorogato fino al 30/9 alla faccia della velocità!!!!! Ma allora non era meglio la proposta di fissare una nuova assemblea non appena pronta la documentazione? Si sarebbe evitata la paura e la fuga dei clienti all’ascoltare la frase “commissariamento di Carige – prima banca in Europa ad essere commissariata”.
** Ora arriviamo a tempi recentissimi con voci e smentite che si rincorrono relative all’interesse da parte di banche e fondi: allo stato attuale parrebbe rimasta una sola offerta da parte di un fondo americano Black Rock, anzi per essere precisi, interesse da parte di un gruppo di fondi gestiti da Black Rock, con un punto di domanda enorme sull’identità dei sottoscrittori di questi fondi (ma ci troviamo mica di nuovo di fronte al teatrino dell’assemblea del 20/9 per attribuire, alla fine di domande incalzanti e risposte sussurrate, la paternità dei fondi a Mincione?????). Altro che trasparenza……..E poi noi azionisti che abbiamo sempre sostenuto Carige, non possiamo credere che un fondo americano voglia sostenere la crescita e il rilancio della nostra banca del territorio; i fondi per come li conosciamo mirano unicamente alla componente finanziaria: investimento mordi e fuggi……..Chenavari e altri fondi insegnano!!!!!!
Ecco noi vogliamo sottolineare tutta la nostra preoccupazione per questo clima di incertezza che avvolge la nostra banca e che continua a danneggiarla, vogliamo squarciare questo silenzio perchè la voce di un’azionista ha una forza purtroppo limitata, ma tante voci insieme si sentono anche da chi non vuole ascoltare……. tramite il sito “vocedegliazionisti.it” con il quale ci troviamo in sintonia, potremo dare corpo ad iniziative che sarà necessario intraprendere prima dell’assemblea, perchè dopo sarà troppo tardi……..all’assemblea i giochi saranno già fatti.
Ieri con l’evento di Portofino, i liguri sono stati esempio di forza, impegno e caparbia anticipando addirittura quella data prefissata di Pasqua, scadenza che sembrava già azzardata e veramente troppo ambiziosa. Qui cosa ha funzionato? La collaborazione di tutti, il numero delle persone che hanno contribuito in relazione alle proprie capacità ma tutti con un unico obiettivo: riallacciare Portofino al mondo e riportarla alla normalità. Noi, gruppo di piccoli azionisti, ci piacerebbe vedere altri piccoli azionisti unirsi e portare la nostra banca alla normalità. Peccato che Banca Carige non sia amministrata da liguri……..con i tempi di ricostruzione della strada di Portofino, la nostra banca sarebbe già fuori dalle secche……
un gruppo di piccoli azionisti
Risposta a un gruppo di azionisti
Buongiorno gentilissimi azionisti di banca Carige.
Le vostre considerazioni sono ineccepibili. Abbiamo più volte sottolineato che la lunga sequenza di circostanze avverse che si sono abbattute su Banca Carige è gravissima, ma ancora più grave è il silenzio di chi avrebbe dovuto tutelare i nostri risparmi. Anche le figure di vertice che si sono avvicendate nella gestione della società, nonostante fossero retribuite con i nostri soldi, non si sono mai occupate dei nostri interessi, nessuno di loro ha dato una giustificazione degli scostamenti tra risultati promessi e quelli contabilizzati nei bilanci della società.
Il vero motivo è che azionisti, investitori e risparmiatori non sono mai riusciti a costruire una struttura in grado di rappresentarli e tutelarli come categoria a livello nazionale. Quindi, nessuno ha ritenuto opportuno occuparsi dei loro diritti, anche se protetti dall’articolo 47 della costituzione. I meccanismi attraverso cui i loro risparmi cambiano di proprietà sono sempre diversi, ma il risultato è sempre lo stesso, si spostano dalle loro tasche a quelle dei furbi. Il caso CARIGE è diverso dagli altri, la sua assurdità è che noi non abbiamo nessun responsabile diretto con cui prendercela. Siamo stati troppo buoni, troppo sensibili verso la banca del territorio e l’unica volta che abbiamo chiesto spiegazioni prima di iniettare altro capitale fresco, non ci hanno risposto ed hanno commissariato la banca. Ci sono poche persone che cercano di tenere alta l’attenzione, ma nessuno ci dice nulla di preciso. In poche persone non possiamo fare nulla, possiamo solo continuare a farci sentire e sperare che qualche centinaio di azionisti segnali la propria presenza, per darci la forza necessaria ad attirare l’attenzione dei media e dei politici.
Vi ringraziamo di essere vicini a noi, spargete la voce, fateci scrivere da altri azionisti che possano darci forza con la loro presenza e noi daremo voce alle loro istanze. Voce degli azionisti
Scritto da Beppe
Dobbiamo fare qualche cosa velocemente prima che sia troppo tardi
Risposta
Ci stiamo provando in tutti i modi, Rai 3, telenord, due di denari su radio 24, Il secolo, stiamo aspettando qualche risposta, se nessuno ci da visibilità e se gli azionisti restano immobili, siamo troppo in pochi per essere ascoltati.
Repubblica di Genova è l’unico quotidiano che ha fatto qualcosa., ma hanno preso contatto con noi in pochissimi.’L’associazione piccoli azionisti non prende iniziative, sembra che stiamo gridando nel deserto. In questo clima credo che anche la famiglia Malacalza si senta impotente. Io ho investito tempo e denaro per provare a smuovere una reazione.
Possiamo solo sperare che qualcuno capisca quanto bisogno ci sia di dare il giusto peso a quel 37% che frazionato non conta nulla.
Grazie per essere con noi, gentilissimo Beppe,
Buon WE. Voce degli azionisti
Scritto da Beppe
Forse sarà una ripetizione di quanto “dejà vu “o forse no.
Una cosa mi sembra molto probabile ed è quella che di Carige se ne parlerà molto poco.
Perchè?
La Carige ha sempre rispettato gli impegni presi, come Banca ,nel comparto obbligazionario anche per quanto riguarda le obbligazioni subordinate,
non ha mai palesemente immesso sul mercato falsi prodotti finanziari o falsi diamanti.
I furti o le ruberie accertate sono stati fatti delinquenziali molto gravi,traumatici, ma sul piano economico avrebbero soltanto intaccato le riserve patrimoniali della banca.
Il grande problema della Carige è stato quello di trasformare i risparmi dei piccoli e grandi azionisti in quantità enorme crediti deteriorati poi troppo facilmente alienati o alienabili.
Questo è il vero problema e non altri.
Questi fatti sono noti e palesi ,le responsabilità ancora molto incerte che una commissione parlamentare non potrebbe fare altro che confermare.
E’ probabile quindi che le vie per la verità si dividano alla Magistratura da un lato per cercare le responsabiità e quindi la giustizia ,
alla politica dall’altro per cercare le colpe e le correzzioni al sistema.
Magari fosse così.
Le preoccupazioni sono per entrambi i fronti ,per entrambi i ruoli.
Il rischio è che la Magistratura non riesca a completare la pulizia per la lentezza o per omertà e che la politica si lasci prendere dalla voglia di vendetta nello scontro drammatico tra le parti” personalizzate ” come non mai che in tanti settori si ripete ogni giorno.
La protesta è la forma più viva e più redditizia di consenso ….specialmente elettorale.
Dobbiamo assolutamente evitare queste due probabili ” impasse” con il supporto degli organi di stampa ,dei risparmiatori dovunque e comunque uniti ,
delle strutture ancora oneste ed efficienti che il sistema bancaria dispone, degli organi di vigilanza rivisti nei compiti e nelle persone, e sopra ogn cosa
nella capacità di capire i problemi in chi deve decidere .
Se con il contributo di tutti riusciamo, come sta facendo Repubblica .,a sostenere le iniziative dei piccoli azionisti forse mettiamo “quel famoso dito nella diga.”
Sono parole semplici ma spesso dalle cose semplici si ottengono i migliori risultati.
Risposta
Gentilissimo Beppe
Lei ha ragione nel ricondurre le possibili soluzioni dei problemi alla semplicità. Se ci si addentra nelle spiegazioni di dettaglio o nei tecnicismi, si scivola nell’opinabile e si finisce per confondere le persone e fare il gioco dei responsabili e dei furbi.
Come da lei evidenziato, il caso CARIGE è totalmente diverso da quello delle altre banche, lo avevamo scritto nell’articolo sugli azionisti CARIGE e solo un’azione congiunta di moltissimi azionisti potrebbe condurre a qualche recupero dei danni. Nessun piccolo azionista potrebbe avere la forza economica per sostenere un’azione legale il cui costo supera il capitale singolarmente investito dalla stragrande maggioranza dei piccoli azionisti.
La sua conclusione è assolutamente condivisibile: se ci uniamo possiamo fare molto e noi aggiungiamo: per il presente e moltissimo per cambiare il futuro, perché le vere soluzioni sono legislative.
Cordialmente. Voce degli azionisti
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Scritto di Ignazio
Non so come andrà a finire, tempo molto che le nostre azioni, già ridotte a quasi nulla, rimangano tali. In sostanza, abbiamo già quasi a zero, è praticamente impossibile che ci sia un miracolo. Forse, se la banca potesse avere (non so come e quando) un utile, qualcosa ancora ci potrebbe essere di dividendi (da qualche centesimo di euro a qualche euro, a seconda della quantità di azioni).
Di più non credo. Così come sono scettico sulle azioni (penali e civili) di rivalsa.
Però l’Italia è un paese di poeti navigatori eroi ecc., quindi vi scrivo per dirvi che se c’è da iscriversi attivamente a qualcosa per qualcosa che ne vala la pena, sono con voi.
Però una cosa ci accomuna da subito: cosa fare se ci sarà, come è probabile, un altro aumento di capitale?
C’è qualcuno che ci possa suggerire un atteggiamento comune?.
Scritto da Silvano
Finalmente una VOCE, intonata, fuori dal coro
Scritto da Tiziano
Sono un medio azionista Carige. Prima che avvenga l’Assemblea della Carige, suggerisco di mettersi in contatto , in qualche maniera, con la Famiglia Malacalza per sentire cosa vuol fare nonchè sentire i 3 Commissari su come vogliono procedere . E questo prima dell’Assemblea. Io non capisco perché noi proprietari
(azionisti) non dobbiamo (possiamo) dire la nostra prima , senza subire poi le decisioni degli altri.Come piccoli azionisti siamo il gruppo più grosso
attivamente a qualcosa per qualcosa che ne vala la pena, sono con voi.
Però una cosa ci accomuna da subito: cosa fare se ci sarà, come è probabile, un altro aumento di capitale?
C’è qualcuno che ci possa suggerire un atteggiamento comune?.
Risposta a Ignazio, Silvano e Tiziano
Gentilissimi Ignazio, Silvano e Tiziano.
Vi ringraziamo per il contatto che avete preso con il nostro sito. Avremmo potuto dare una risposta separata ad ognuno di voi, abbiamo preferito scriverne una che incorporasse tutte le proposte, i dubbi, le incertezze e gli elogi che avete esposto nei vostri scritti, perché è solo attraverso una comunicazione trasparente, e capace di superare le percezioni individuali che sarà possibile aggregare consensi in grado di generare risultati importanti e cambiamenti efficaci.
E’ verissimo che, se ci unissimo, saremmo il socio di maggioranza relativa in Banca Carige. Il problema è che non siamo mai stati capaci di farlo, perché non siamo mai riusciti a fare valere il nostro peso di azionisti a livello di singola azione e di investitori a livello nazionale. Solo valorizzando il nostro peso politico potremo generare il cambiamento. Per riuscirci dobbiamo diventare tanti, poi ancora di più e, infine, una categoria così numerosa da fare venire, ai politici, la voglia di coccolarci perché solo con il nostro consenso potranno sperare di governare.
A chi si rammarica perché non possiamo dire la nostra, la risposta è la stessa, azionisti e risparmiatori sono pigri, non riescono a unire le proprie forze e, quindi, nessuno li ascolta. Se in banca CARIGE rappresentiamo il 37 % del capitale, nell’economia nazionale valiamo molto di più. Pensate ai conti correnti, ai depositi postali, ai fondi comuni, al possesso di azioni e di obbligazioni e alle assicurazioni sulla vita o ai fondi pensione. Sono i nostri risparmi che finanziano l’economia, tutti ci guadagnano sopra e nessuno ci ascolta perché singolarmente siamo insignificanti
Anche i suggerimenti di chiedere di parlare con i commissari o con la famiglia Malacalza, sono condivisibili e condivisi da noi, ma anche in questo caso la soluzione è di aggregare consensi che possano spingere tutti ad ascoltarci. Commissari e azionista di riferimento, non potrebbero ascoltarci tutti singolarmente. Ancora una volta, dobbiamo cambiare noi e unirci per potere essere ascoltati.
A chi ci fa i complimenti perché siamo una voce fuori dal coro, rispondiamo che lo ringraziamo e, purtroppo, dobbiamo continuare a dare una risposta molto simile alle precedenti: “Finché saremo una voce intonata ma fuori dal coro, nessuno ci ascolterà mai; solo diventando un coro di voci chiare e armoniosamente sintonizzate riusciremo a farci ascoltare e a proteggere i nostri risparmi”.
Al momento ci fermiamo qui, perché parlare delle tantissime proposte che potremmo portare avanti, senza la forza di ottenere risultati, sarebbe inutile. Al momento dobbiamo concentrarci sull’aumento di adesioni al nostro progetto, per dotarci della forza necessaria ad ottenere ciò che in una società civile dovrebbe essere garantito da istituzioni, legislatori e sistema giudiziario. Noi vi siamo grati, voi avete fatto il primo passo e siete molto più avanti di chi non l’abbia ancora compiuto. Se sarete capaci di aiutarci ad aumentare i nostri contatti con il passaparola, avremo molte più possibilità di vincere questa sfida. Noi ci siamo segnati i vostri indirizzi di posta elettronica e vi terremo informati su iniziative di rilievo che sarà possibile intraprendere solo con incremento dei contatti. Quindi vi rinnoviamo l’invito a diffondere la conoscenza del sito e a collegarvi per capire se si tratta di un progetto in via di realizzazione, o del fallimento di una bella idea, voi potete aiutarci a realizzare la prima ipotesi e ad evitare la seconda.
Cordialmente. Voce degli azionisti.
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Scritto da un gruppo di piccoli azionisti
Buon giorno. Ho apprezzato molto il sito utile anche per dare veramente voce a tutti. Ho letto stamattina la lettera del dr. Damasio pubblicata oggi su Repubblica: è percepibile il sentimento di delusione, tradimento, denominatore comune tra chi ha sempre sostenuto la Banca non come speculatore ma come investimento dei propri risparmi, dei propri sacrifici nella banca del territorio, nella LORO banca.
Nella lettera si legge “Non basta la Famiglia Malacalza che sembra essere sola a salvare un progetto una speranza” ecco io, insieme ad altri piccoli azionisti, pensiamo che sia necessario unirci per formare un’unica voce in grado di farsi sentire, un’unica forza che solo il numero della partecipazione ci può dare.
Ringraziandola ancora per l’iniziativa che ha avuto, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti a nome di un gruppo di piccoli azionisti
Risposta
Gentilissimi azionisti di Banca CARIGE
Abbiamo ricevuto con piacere il vostro messaggio e vi ringraziamo per l’apprezzamento espresso sulla nostra iniziativa. Ci fa piacere evidenziare che siamo in piena sintonia con quanto da voi espresso.
Saremmo veramente lieti se Voi volesse sostenere la nostra iniziativa facendo conoscere il sito a tutti i vostri conoscenti, solo la convergenza di tutti su azioni di rivalsa collettive, potrà dare una possibilità di vero successo contro gli abusi subiti che, se gestiti singolarmente, sarebbero economicamente insostenibili per un’altissima percentuale di danneggiati.
Cordialmente. Voce degli azionisti
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Scritto da Beppe
Un mio intervento su Repubblica di domani.
Cara Repubblica,
Ho letto con grande preoccupazione ,lo stupore ormai non ha più senso, la probabile fine di Banca Carige nelle mani sempre più agguerrite di un Fondo di Investimento.
Uno o un’altro ha poco importanza la natura prettamente finanziaria dell’operazione è uguale per tuitti.
Sembra cadere quindi ogni speranza che la Carige possa rimanere la banca del territorio, la banca dei genovesi,la banca della tradizione.
Non avrei nulle da aggiungere se mi avessero rubato solo dei soldi per un salvataggio irrealizzabile.
Ho molto da dire insieme a migliaia di altri genovesi che si sentono traditi .
Traditi da oltre 6 anni di false speranze e di bugie.
Traditi da personaggi che hanno dimostrato di aver interessi
diversi e contrastanti con quelli dei piccoli risparmiatori a cui hanno chiesto non una sola volta ma tante volte enormi sacrifici illudendoli di una cosa giusta .
Traditi perchè le tante o poche risorse ancora disponibili invece di servire a ripianare giuste rivendicazioni sono finite ad alimentare la speculazione e l’ingordigia di pochi
Traditi perchè i piccoli risparmiatori hanno sempre valutato il problema dei lavoratori della banca come un bene da difendere e una risorsa da salvare.
Traditi perchè nessuna Istituzione ,pubblica e privata, ha preso a cuore il problema della Carige come un problema sociale e un bene da salvare
Traditi infine per alcuni motivi di fondo
– nessuna altra banca sembra interessata alla Carige come un corpo vivo
– non basta la Famiglia Malacalza che sembra essere sola a salvare un progetto e una speranza
-i fondi di investimento guardano in prevalenza ad impadronirsi di crediti deteriorati,che tanto deterirati poi non sembrano
– dopo i risparmiatori cadranno tutte le speranze anche dei dipendenti
– il nostro impegno e le nostre battaglie sono state una inutile perdita di tempo
Basta così Beppe.
Risposta
Gentilissimo Beppe
Viviamo con profondo rammarico il disagio di tutti gli azionisti. Abbiamo deciso di realizzare il sito perché la finanza ha perso ogni pudore e sono sempre i soliti investitori a rimetterci il denaro faticosamente risparmiato. Non vogliamo dilungarci in argomenti che non le sarà difficile trovare nei nostri valori, nei nostri scopi e negli articoli che pubblichiamo.
Il suo sfogo e la sua denuncia sono più che condivisi da noi. Però siamo convinti che ci siano delle serie possibilità di rivalersi su più di un responsabile di quanto è accaduto. Un’azione di rivalsa costa troppo se sostenuta da un singolo investitore che ha perso meno di quanto potrebbe costare una causa, ma diventa economicamente sostenibile da tutti se a farlo sono tanti investitori. Noi vogliamo fare esattamente quello che serve, raggruppare tanti investitori, mettere in concorrenza più studi legali e fare partire azioni legali che siano sostenibili da tutti.
La ringraziamo per avere preso contatto con noi. Abbiamo archiviato la sua mail e la pubblicheremo insieme ad altre nel momento in cui il numero di contatti sarà salito sino al punto di dare soddisfazione a chi ci ha esposto un’opinione.
La preghiamo di fare il più ampio passaparola possibile, da li nascerà la forza che ci permetterà di contrastare gli abusi che nessuno ha provato a bloccare perché azionisti, risparmiatori e investitori non hanno mai avuto voce.
Cordialmente Voce degli azionisti
Scritto da Ami
Buongiorno,
ho iniziato a seguire gli articoli del sito e vedo che sono scritti con competenza da chi non ha sete di fama ma desiderio di evidenziare , nel limiti della legge, gli abusi e il malaffare che hanno portato i risparmiatori italiani a perdere, in pochi giorni, quanto faticosamente guadagnato in anni di lavoro.
Penso a quanto difficile è stato ottenere l’aumento di stipendio di 80 euro lordi al mese e a quando, in base anche a dichiarazioni di governanti del territorio genovese, ho deciso di investire i miei risparmi in Carige . Ci veniva chiesto di aiutare la nostra banca , la banca del nostro territorio e ottenere un utile minimo ma sicuro .
Ma con i miei risparmi e con i risparmi di altre migliaia di risparmiatori qualcuno ha giocato a Tetris . E ora non ho più niente.
Consideratemi membro sostenitore e contate su mio passaparola .
Spero che arriveremo ad essere un numero tale da poter agire e ottenere il giusto risarcimento
Risposta
Gentilissimo Ami.
La ringraziamo per averci concesso il tempo dedicato alla lettura dei nostri articoli, per averci risposto e avere contribuito ad aumentare il numero degli azionisti Carige che informeremo su tutte le iniziative che riterremo di dovere assumere per tutelare gli interessi di azionisti, risparmiatori e investitori, non appena il numero delle adesioni le renderà sostenibili.
Cordialmente. Voce degli azionisti.
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