Scritto da Mariano
A distanza di anni le ferite, alle persone e alle comunità, causate dai crac finanziari di Montedison – Cirio – Parmalat – Finmatica – Gemina – Banche Venete – Banca Etruria – Mps, devono ancora rimarginarsi ed ecco esplodere un nuovo macroscopico caso – Bio-on.
Gli eventi precedenti che, per quanto tragici, avrebbero dovuto essere da monito, per il sistema finanziario e gli enti di sorveglianza, e volano per azioni correttive a tutela del risparmio e della fiducia; sono, come da usanza italiana, rimaste solo promesse e buoni propositi, perdendosi nella memoria di chi li aveva fatti e di chi sperava servissero a tutelare i suoi diritti.
La vicenda Bio-on tramutatasi, per i piccoli investitori, in dramma, pone domande e chiede soluzioni, su quella miriade di zone grigie relative a imparzialità e attendibilità di consulenti, revisori, certificatori di bilancio e alle lacune burocratiche e legislative degli organi di controllo dei mercati.
Come mai, pur essendovi società (super partes) preposte alla certificazione dei bilanci, sembra, dopo denuncia di un fondo d’investimento americano e indagini stampa, essere stato scoperchiato il vaso di Pandora e le anomalie sono evidenti a tutti?
Come si è arrivati a questo?
Sul mercato ci saranno altri casi rischiosi, analoghi a questo?
Come possiamo avere fiducia nelle parole degli amministratori che, secondo i casi, tessono le lodi societarie o esortano al sacrificio gli azionisti? Nelle stime del valore aziendale fatte da consulenti che, pur essendo indipendenti, sono remunerati dal committente? Dei bilanci facilmente manipolabili da persone ricche di fantasia e che sguazzano nel grigio?
Penso che al sistema Italia e a tutti i suoi rami questo non giovi.
Alla lunga, venendo meno la fiducia, l’etica e la morale, nessuno vorrà investire nel nostro paese.
Occorre finalmente agire e trovare soluzioni.
Nostro commento
Non finiremo mai di dirlo, finché azionisti, investitori e risparmiatori resteranno inermi, tutti si sentiranno liberi di accedere ai loro risparmi nei modi più fantasiosi, di aprire il rubinetto per trasferire nelle proprie tasche la ricchezza accumulata da chi ha lavorato e risparmiato per parecchi anni.
Quello che Mariano ha descritto e i casi che ha citato, non sono una novità: Carlo Collodi aveva ritenuto di rappresentare coloro che si approfittano della nostra buonafede, con i personaggi del Gatto e la Volpe. Eravamo nei 1861, anche se il romanzo completo fu pubblicato nel 1882. Se ancora oggi esistono, significa che c’è un problema storicamente irrisolto. Noi crediamo che la causa primaria possa essere attribuita al fatto che le persone cui è carpita la fiducia, abbiano pudore ad ammetterlo e, di conseguenza, a denunciarlo, creando le condizioni per cu la sequenza possa proseguire e le persone che ci provano restino spesso impunite.
Se i risparmiatori avessero la serenità per capire che tutti possono cadere nella trappola di un falso in bilancio, non perché ingenui, ma semplicemente perché se si vuole investire, è necessario correre quel rischio e, nello stesso temo, avere la forza d’animo di pretendere che le autorità preposte puniscano chi commette abusi, faccia dichiarazioni false, esegua controlli superficiali permettendo la diffusione d’informazioni fuorvianti. Si potrebbe riuscire a fare cambiare molte cose.
Per riuscirci, azionisti investitori e risparmiatori devono aggregarsi a livello nazionale fare valere il proprio peso politico, parlare con una sola voce e votare rappresentanti politici capaci di proporre e fare approvare leggi che, come garantito dalla costituzione, proteggano i risparmi dei cittadini. Attraverso il sito ne abbiamo suggerite molte, oggi vogliamo proporne una molto semplice che, per esempio, potrebbe proteggere gli azionisti di BIO – ON:
- Quando sui mercati sono diffuse voci false che hanno tratto in inganno gli investitori e la responsabilità potrebbe essere attribuita ad amministratori, consiglieri, revisori dei conti, autorità di controllo o chiunque avesse dovuto impedirne la diffusione, lo Stato rimborsa tutti i danneggiati e si rivale sui patrimonio di tutte le società e le persone coinvolte nella responsabilità dell’accaduto.
Naturalmente, tutti gli azionisti che desiderassero fare segnalazioni sul caso
BIO – ON, troveranno spazio sul sito.