Il 20 settembre, giorno dell’assemblea di Banca CARIGE, sono arrivato tra i primi e mi sono messo in fila per attendere il momento in cui ci avrebbero permesso di entrare. Davanti a me c’erano tre persone e pochi minuti dopo avrebbero teso le corde che indicavano l’inizio della fila. Le sette erano passate da pochi minuti, avremmo dovuto attendere per un’ora e mezza che si desse avvio alla registrazione dei partecipanti e la fila aveva iniziato ad allungarsi dietro di noi. I volti erano tesi e qualcuno aveva cercato di rompere il silenzio scambiando qualche opinione sul motivo che aveva indotto tutti noi ad arrivare con tanto anticipo. Erano quasi tutti dipendenti di Banca CARIGE ed io mi sono lasciato coinvolgere. Preferisco non parlare dello scambio di opinioni intercorso tra noi, ma segnalo un episodio che mi ha molto colpito. Una signora che si era tenuta in disparte e aveva ascoltato, a un certo punto si è inserita nello scambio di opinioni ponendo una domanda direttamente a me: “Lei, per caso, è il signor Franco Corti”? Mi sono girato nella sua direzione, le ho teso la mano e lo ho detto: “Piacere di conoscerla.” Mi ha stretto la mano, non ha detto il proprio nome ed è seguito uno scambio di opinioni, che preferisco tenere riservate, anche se avvenute in pubblico.
Ho citato questo episodio perché se la signora di cui ho parlato, mi leggesse e volesse mettersi in contatto con me scrivendo al sito, garantirei la massima riservatezza e le sarei grato perché conoscere la sua opinione sui due interventi scritti da me, presentati da due azionisti in assemblea e pubblicati sul sito, sarebbe molto importante e scambiare qualche opinione con lei potrebbe contribuire a farmi conoscere gli stati d’animo dei dipendenti azionisti. Naturalmente l’invito è esteso a tutti quelli che, essendo dipendenti e azionisti, volessero esprimere un’opinione con la consapevolezza del dopo voto.
Ora diamo risposta agli azionisti che avevano espresso un voto favorevole alla ricapitalizzazione proposta dai commissari e che ora ci hanno chiesto, avendo valide ragioni per considerare errato il voto favorevole all’aumento di capitale, se possono mandare l’esposto a CONSOB per richiedere di negare l’autorizzazione alla ricapitalizzazione. La risposta è negativa. Possono farlo solo gli azionisti che si sono astenuti, sono usciti o non si sono presentati in assemblea e chi ha espresso voto contrario. Ovvio che più persone inviano l’esposto, più possibilità ci saranno che sia preso in considerazione.
Gli azionisti che, avendo votato sì, pensano di avere valide ragioni per ritenere di essere stati indotti a esprimere un voto errato, possono scriverci e spiegare cosa li abbia convinti a commettere quello che ora ritengono sia stato un errore e noi potremmo aggregare le motivazioni descritte e, nel caso si dimostrassero fondate, Potremmo comunicarle a CONSOB come motivazioni aggiuntive, a quelle già segnalate nei nostri esposti.
La Dottoressa Annamaria Antolini ha fatto un intervento in assemblea con cui ha anticipato come i no, non sarebbero stati molti e il perché. Peccato che la stragrande maggioranza dei voti erano stati conferiti mediante delega e, chi aveva espresso la sua opinione giorni prima, non aveva più la possibilità di cambiarla. La pubblichiamo, completa delle considerazioni aggiuntive del dopo assemblea, perché riteniamo doveroso spiegare come mai molti che avevano votato si, ora vorrebbero dare un voto diverso.
Intervento di Annamaria Antolini all’Assemblea CARIGE del 20 settembre 2019
Mi è difficile parlare in questo momento, non avrei voluto intervenire: non ho mai preso la parola nelle altre Assemblee, ma questa volta molti Soci mi hanno chiesto di farlo. E solo perché tale richiesta mi è stata fatta poco fa da persone per lo più ignare dei giochi di potere che si stanno svolgendo sopra le loro teste, e che non hanno trovato fino ad oggi onestà nella presentazione del progetto, e si chiedono a cosa corrisponderà realmente nel futuro la scelta che oggi si apprestano a fare, con una grande tristezza addosso per la grave situazione che si è venuta a creare (che forse mi porterà anche a commuovermi, pensando a loro e a noi tutti) intervengo!
Chiedo a tutti, infatti, che sia data la possibilità all’Assemblea di decidere, come è dato in questo ordine del giorno, fra il SI e il NO, ma che sia una scelta consapevole, non con minacce come sono state, purtroppo, in tutto questo periodo diffuse, non con mistificazioni e non con falsità!
Che ognuno possa prendere la propria decisione consapevolmente!
Logicamente io dico, a gran voce, votate NO e proverò velocemente a motivarlo, perché i minuti scorrono rapidi e cercherò di rimanere nei tempi concessi per l’intervento (solo 2 minuti!).
Non ritengo di dover spiegare niente, perché non c’è più niente da aggiungere!
Mi viene da dire solo, ai Commissari, e in generale a coloro che hanno proposto questa operazione, dal primo all’ultimo:
MA NON VI VERGOGNATE???!!! e scendere dal palco e andarmene, ma non farei un servizio per chi mi ha chiesto: “spiegaci quello che si intende in questo momento!”
Non si possono certo ringraziare quei giornalisti che, per deontologia professionale e per rispetto ad una più seria professionalità, avrebbero dovuto dare lo stesso risalto alle due campane, non solo ad una: propinando come fosse l’unica, una sola versione dei fatti (“o l’Assemblea vota SI, o si va al fallimento coatto”), venendo meno nella loro sacrosanta missione e dovere dell’ Informazione!
Il commissario Modiano, a cui ora mi rivolgo, ha iniziato l’Assemblea odierna citando un titolo “Riprendiamoci il futuro”; forse però tale frase dovrebbe stare in bocca a noi AZIONISTI STORICI della Carige (!) ed io, guarda caso, colgo i segni del destino, mi sono trovata in mano proprio il quaderno di un altro convegno dei Giovani Imprenditori con il motto: “ORA. SFIDA ALL’INSOSTENIBILE”, come INSOSTENIBILE E’ LA PRESENTAZIONE CHE I COMMISSARI STRAORDINARI STANNO PROPINANDOCI DELL’OPERAZIONE DI AUMENTO DI CAPITALE OGGI AL VOTO IN ASSEMBLEA!!!
Non sarei intervenuta, ma mi sono iscritta a parlare perché vorrei solo replicare a quanto, con gran sottigliezza e senza pudore ci è stato detto ora dal palco nelle risposte (fumose ed anche incomplete) ai numerosi interventi fatti in sala.
Vedo che sta finendo il troppo poco tempo a disposizione e cercherò di essere rapidissima:
Ogni cosa che c’è stata detta ora dal palco, dal Presidente dell’Assemblea Lener, dai commissari Modiano e Innocenzi, andrebbe ribattuta!
Il dottor Innocenzi ci continua a rassicurare che l’accordo con CCB non sarà penalizzante per gli Azionisti della Banca. No certo! Non ritiene forse già penalizzante offrire le azioni del nuovo aumento di capitale, studiato iperdiluitivo (con emissione di 700 miliardi di nuove azioni), svendendo di fatto a prezzi stracciati le azioni della Banca, offerte ai nuovi compratori ad una cifra vergognosamente bassa 0,001 (1millesimo) euro…cosa si potrà aggiungere?
Hanno continuato a ripeterci- le frasi sono dette da loro stessi, cito testuali parole- “ci sarebbero ripercussioni per i piccoli azionisti penalizzanti, anche in altre forme di aumento di capitale”, se non si vota SI e questo, sottolineo questo, è un chiaro INVITO AD AVERE PAURA SE NON SI VOTA Sì!!!!!!
Ci ha detto ancora Innocenzi che CCB ha una vocazione a tutela dei piccoli azionisti…ma si prenderanno fino a circa il 90% della nostra Banca: quindi quei piccoli azionisti, di cui ha rispetto la CCB, non saremo più noi!!!
E sempre è stato detto, dal Presidente Lener, da Innocenzi, che è una banca, la CCB, che non fa speculazione, ma se avete letto sotto sotto nella stampa, non quella a titoloni, ma quella che non viene manovrata(!) , la CCB ha delle lotte interne perché va contro, in questa operazione, anche alla loro missione: perché tutti i soldi che dovrebbe mettere in Carige, andrebbero ad essere distolti dal sostegno alle Banche del loro territorio, venendo meno allo spirito cooperativo per cui è stata fondata.
La CCB in futuro si fonderà prendendo tutta la Carige e mi viene una battuta per sminuire la tensione, ormai siamo fuori tempo… ma scusate, veramente ci troveremo la scritta CCB che sarà al posto della bellissima insegna – ed io sono d’accordo con tutti quelli che a Genova e in Liguria tengono alla Banca Carige come alla Banca del nostro territorio – ma quell’insegna bellissima nel cuore di Genova in piazza De Ferrari BANCA CARIGE sarà sostituita fra un po’, – come anche tutti i dipendenti sanno e per questo hanno paura, e non vado a dettagliare, per mancanza di tempo, tante e tante altre cose su cui si potrebbe dire… – sarà sostituita fra un po’ da
C’era C arige B anca! C’ERA!!!
Ed in ultimo – ed è questo che a me fa venire i brividi (!) – vorrei solo far capire all’Assemblea, come tante notizie possano nascondere ingannevolmente altro!
Modiano ci dice che “questo è l’unico modo trovato, perché nessuna Banca Italiana ha offerto alcunché per Carige”” eccetera eccetera, ma ingannevolmente si omette di dire che non si è voluto ricorrere al Decreto Legge “Salva Carige” per la ricapitalizzazione precauzionale che avrebbe protetto, e non espropriato, tutti i piccoli ed onesti Azionisti!
Vi devo salutare, perché purtroppo è già finito l’insufficiente tempo concesso, e vi ringrazio e mi dispiace e ripeto che si deve, a mio avviso, votare NO, FOSSE SOLO PER LA MODALITA’ CON CUI QUESTA OPERAZIONE E’ STATA CONDOTTA ed io ho veramente paura di una modalità così fumosa !!!
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Considerazioni aggiuntive dopo l’Assemblea:
I tempi ristretti del mio intervento non sono bastati purtroppo ( sebbene ai giornalisti che lo intervistavano, ad Assemblea conclusa, il Presidente Lener si sia dichiarato soddisfatto, perché convinto che “ognuno ha potuto esprimere le proprie valutazioni”!) per replicare in modo completo alle fumose ed insoddisfacenti risposte dateci dai commissari straordinari che mi hanno spinta ad intervenire:
Al commissario Modiano andava ancora ribattuta l’assurdità ( o ingenua confessione?) della sua risposta ad un Azionista che faceva notare l’alto tasso di interesse che era stato concesso al FITD per il prestito da 320 milioni: 16% (quasi di usura). È inaccettabile quanto detto da Modiano (cito testuali parole) “all’inizio il tasso non era così alto…perché allora si riteneva impossibile la mancata approvazione dell’Assemblea …e questo tasso così alto AVEVA COME INTENZIONE DI DARE UN INCENTIVO a che l’assemblea del 22 dicembre accettasse la conversione in capitale di questo subordinato.”
E’ forse dimostrazione, tutto ciò, dunque, di quanto da me sostenuto dal palco che: INSOSTENIBILI sono state tutte le operazioni effettuate dai commissari Modiano e Innocenzi, ora come allora, quando, essendo nel Consiglio di Amministrazione della Banca (e dunque avendo come mandato: AMMINISTRARLA BENE), per invogliare ad una votazione solo a loro congeniale, ma dannosa come oggi per gli Azionisti della Banca, (per fortuna all’epoca bloccata grazie all’astensione della MALACALZA INVESTIMENTI che invece all’ ultima Assemblea è risultata INSPIEGABILMENTE ASSENTE!), hanno causato un danno patrimoniale agli Azionisti costringendo allora la Banca ad accollarsi un interesse così elevato: 50 milioni all’anno che la Banca deve al FITD!
La tesi dimostrata è dunque che, anche in questa Assemblea, siamo stati alla mercè di interessi superiori che i commissari straordinari hanno perseguito con ogni mezzo, lecito e non, per INVOGLIARE all’esito da loro atteso…SENZA CURARE AFFATTO GLI INTERESSI DEGLI AZIONISTI CHE TANTO FINORA SI SONO SACRIFICATI PER LA LORO BANCA!
Annamaria Antolini
Piccola azionista Carige