Abbiamo ricevuto e pubblichiamo senza commento, lo sfogo di chi ha assistito impotente e inascoltato ad un incredibile esproprio, ed ora fa un confronto tra un passato di malagestione e un presente deludente, che lo hanno privato dei risparmi e lo hanno lasciato pieno di acredine. Volevamo pubblicare un articolo nostro: lo faremo nei prossimi giorni, ora diamo la precedenza a chi non ha trovato ascolto da parte di altri.
Ricevuto da una piccola azionista di Banca Carige.
L’anno sta volgendo verso la fine e come faccio ogni anno, fin da quando ero bambina, ripercorro quello che nell’anno mi ha maggiormente segnato, nel bene e nel male.
Ripercorro le relazioni con le persone nuove conosciute, con le persone a me vicine, a partire dalla mia famiglia, con gli amici e quelle persone che solo quando chiamano fanno rivivere emozioni negative facendo riemergere esperienze che mi hanno fatto male e quelle persone che invece ho bisogno di sentire perché sento una “crisi di astinenza” e quando sento il “pronto” il cuore trova pace.
Ripercorro gli eventi che hanno lasciato il segno perché hanno assorbito tanto del mio tempo quotidiano e, immancabile fa capolino la vicenda Carige, una ferita che non si rimargina.
Le vicende ormai le conosco bene, anche se ogni volta che rileggo le carte, escono fatti e situazioni che sottolineano ancor di più come sia stato architettato un piano per eliminare i vecchi azionisti e regalare la Banca a questo gruppo che sta dimostrando di non avere nemmeno la preparazione per gestire la fusione.
Ieri su Repubblica è stato pubblicato un articolo sulla grande fuga delle aziende dalla quotazione in Borsa e per quanto riguardava Carige riportava che “è finita in pancia a concorrenti già quotati”; e sì, è proprio vero… Bper pagando un solo euro si è mangiata Carige e il Fondo ha sborsato ben 530 milioni di euro per agevolare la digestione…
Digestione che pare non andare proprio per il verso giusto, visto che nonostante sia trascorso più di un mese non mancano di manifestarsi gravi disagi per i correntisti che stanno migrando verso altre banche e per i dipendenti con slittamento di stipendio e tredicesima…
Qualche sindacalista più coraggioso ha rilasciato dichiarazioni precise: “è innegabile che la migrazione sia stata presa un po’ troppo sottogamba e un po’ sia stata sottovalutata”; “la formazione del personale relativa alle nuove procedure è stata tardiva e spesso incompleta”; “arretratezze a livello tecnologico dei processi e delle infrastrutture che governano l’operatività”. “Detto in maniera meno tecnica, i programmi della banca non sono performanti”. E ai problemi denunciati si aggiunge ovviamente quello storico di scarsità di personale.
Le lamentele sono diffuse persino tra gli amministratori di condominio che non riescono ad effettuare l’operatività quotidiana e tramite l’associazione di categoria hanno presentato un cahier de doleances.
A questo momento non riesco a fare a meno di riflettere su quanto sta accadendo ora alla Carige, ops Bper ormai, anche se non penso che riuscirò tanto facilmente a cambiare nome.
Riflettere su come è stata gestita questa fusione. Ma come è possibile che gli organi preposti all’autorizzazione di questa operazione non abbiano verificato la situazione globale della banca emiliana in termini di fattibilità concreta nella quotidianità? Ma come è possibile che chi ha avvallato e promosso questa fusione non abbia verificato lo stato tecnologico dell’acquisitore?
E sempre da un altro articolo di stampa emerge che episodi analoghi erano accaduti anche quando Bper acquisì gli sportelli Ubi. Ma imparare dagli errori del passato no????!!!!
La sensazione è che a Bper dei clienti Carige non interessi un granché, intanto l’affare ben vantaggioso lo ha già concluso e se i clienti o le amministrazioni condominiali si dirigono verso altri istituti non è un grave danno… E in tutto questo grande caos solo alcune dichiarazioni di dirigenti ma spicca l’assenza di Montani… non ha niente da dire?
Vorrei esprimere tutto lo sdegno per come è stata trattata la vicenda Carige:
- prima come azionisti ci hanno ingannato, chiedendo la nostra partecipazione ai vari aumenti di capitale, presentati sempre come risolutivi
- poi, dopo ben 3 aumenti per oltre 2,2 miliardi di euro sfumati nel nulla, al momento della presentazione del 4 aumento senza la minima documentazione necessaria alla decisione, è stato chiesto di far slittare l’assemblea al momento in cui sarebbero state disponibili le informazioni mancanti, hanno fatto precipitare rovinosamente la Banca in un commissariamento che poi a distanza di tre anni, verrà dichiarato nullo
- con il commissariamento, azzerando il consiglio di amministrazione, sono state acquisite delibere invalidanti che hanno, tra l’altro, portato all’esproprio dei vecchi azionisti, riducendoli ad una percentuale residuale a favore dei nuovi entrati
- dopo aver riposto tutti i risparmi nella Banca, gli azionisti superstiti sono stati definitivamente estinti con l’opa della scorsa estate, condotta con modalità da tiratori scelti per rastrellare ogni singolo vecchio azionista, privando così i vecchi azionisti di sperare nel tempo, anche un minimo ristoro
- ora come cliente non si riesce nemmeno ad ottenere una normale operatività, tenendo conto che l’offerta di acquisizione di Bper è datata dicembre 2021… un anno fa
Mi sembra tutto talmente irreale: è come se io organizzassi un pranzo a casa per un gruppo numeroso di persone e, nonostante abbia tutto il tempo per organizzarmi (un anno), al momento di mettersi a tavola, annaspo e non riesco a preparare non dico i ravioli fatti a mano, ma non riesco nemmeno a buttare due spaghetti all’olio.
Sono veramente amareggiata per tutta questa vicenda e mi auguro che il nuovo anno mi regali la forza di proseguire nella ricerca della giustizia e che questo nuovo anno possa illuminare la coscienza di chi è chiamato a prendere decisioni in merito.
Mi vengono in mente le parole “non basta aver ragione, bisogna avere anche qualcuno che te la dia.”
Ma la speranza che il bene prevale sempre sul male, mi conforta nelle scelte che ho operato nella mia vita e anche nell’anno che si sta ormai concludendo.
P.S.: Ritornando all’articolo che riportava la frase “è finita in pancia” mi appare l’immagine di Carige post commissariamento preda dei pesci piranha che assalgono la preda, se ne nutrono, ma non ne provocano la morte e infine arriva la balena Bper e la inghiotte…